mercoledì 18 novembre 2015

I tell you a secret

Milan Design Week, Fuori Salone 2015
12-19 Aprile, il nostro negozio



La preparazione avvenne tutta in una settimana, impresa quasi impossibile… preparare tutti i capi, etichette, comunicazione, borse, personalizzazioni, sacchetti…
Ricordo che io e Matteo abbiamo premuto come non mai l'acceleratore, stavamo in ufficio fino a tardi, con l'ansia di non riuscire a fare tutto in tempo.

Il camion partiva la domenica mattina presto con Valentina che avrebbe allestito il negozio entro lunedì, davvero un grande impegno, una corsa contro il tempo.
Il venerdì e sabato precedenti siamo rimasti in ufficio fino alle 23, stanchissimi, con scatoloni in ogni angolo, un disastro… ma quanto eravamo felici!!

Una volta arrivati a Milano l'esperienza si è rivelata ancora più bella di quello che avevamo immaginato.
Vendere i tuoi prodotti interagendo direttamente con il cliente, faccia a faccia, poterglielo raccontare, è bellissimo.

Da ridere un sacco i primi due giorni perché nessuno era abituato, sei un po' impacciato, non sai esattamente cosa dire e fatichi a trovare le parole, ti senti "osservato speciale", ma è stato fantastico come ci siamo aiutati tra di noi a dare il meglio.

Le giornate nel nostro Temporary Shop avevano inizio alle 9:30/10 del mattino fino anche alle 22:30, orario continuato, una vera Full Immersion.
Turni tra di noi per andare a pranzo, spuntini dietro le quinte (tanti) e caffè, mamma mia quanti caffè…
La cosa bella oltre al nostro negozio è stata anche viversi diversamente Milano, fare nuove conoscenze, nuove persone e cosa le aveva portate fino a lì, come noi.

Che poi quando ti trovi a fare una nuova esperienza fuori dalla tua città, nuovi luoghi e nuovi rapporti, quella temporanea realtà è come una piccola nuova vita con la scadenza, come quando da piccoli si andava a trascorrere le vacanze in villaggio e conoscevi anici nuovi, animatori, personale, che per quella settimana, diventavano il tuo mondo.

La cosa più emozionante di tutte?
Vedere tante ragazze entrare perché avevano letto che saremmo stati lì, che ci seguivano, che ci conoscevano, che erano venute anche non da Milano, solo per noi.

E poi… Valentina che da lì diventò una cara amica...


















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